Avete rotto le palle
voi delle riviste di moda, blog fashionist editori redattori quaquaraquà qualunque!
Avete rotto le palle mostrando finte donne con ossa vestite di pelle e Vuitton senza carne
e senza anima!
Avete rotto le palle voi stilisti dalla taglia zero che vi fate di coca e dita in gola e sorridendo
dite al mondo "mangio quattro etti di pasta ... ma ho il metabolismo veloce"
Avete rotto (scusate la ripetizione) le PALLE!
riempendo il mondo di manichini soli, sfiniti, senza amore, senza vita perché cari stronzi, gli Uomini vogliono le Donne non le Barbie e le Donne vogliono gli Uomini non i Ken.
Le chiamate Icone di bellezza e le mandate in passerella e sotto i flash come pezzi di cadaveri con lo sguardo perso nel vuoto ... Icone... ma fatemi il piacere!!!!! ZITTI!
Perché quando si apre abbastanza il cuore da potersi lasciare abbracciare, la vostra taglia zero frega un piffero a nessuno.
Perché quando si ama quando si è amati non ci si guarda con gli occhi a centimetro, quando ci si ama ci si vede nello specchio come luce, pieni di colore.
Avete rotto le palle ma abbiamo ancora speranza di salvare il buonsenso e la dignità, di ridere con gli amici davanti ad un pasto calorico non solo nella sostanza, di berci un bicchiere di vino e chiacchierare fino a tardi e perché no, slacciarci la cintura e fregarcene perché il nostro valore non sta nei numeri delle etichette ma in quanto siamo disposti a donare emotivamente.
Mi dispiace per voi
mentecatti, mi dispiace perché quando alla fine, come tutti anche voi finirete in pasto ai vermi avrete come unica soddisfazione una bara stretta, mentre magari io porterò con me il ricordo di momenti condivisi anche intorno ad un tavolo con le persone che amo e mi sentirò generosa, perché i miei di vermi almeno avranno di che sfamarsi!
E, scusate se ve lo dico, ma tra un tot di anni le vostre firme non saranno che storia vecchia senza spessore e se non avrete fatto del bene non sarete la memoria di nessuno, mentre, solo per fare un esempio, la mia nonna Giulia, tondetta e sorridente e sempre con una scorta di cioccolato e caramelle e nutella, è immortale, perché l'affetto dei sui caldi morbidi abbracci non sarà mai dimenticato, i suoi occhi limpidi come il cielo, il suo sorriso disarmante e ogni cosa di lei, Bellissima Donna, amatissima Nonna nulla sarà mai dimenticato, e quando diceva "taglia" ... diceva "taglia due fette di prosciutto e pane e magna!"
Ecco
mia Nonna Giulia è stata e sarà sempre per me Icona di bellezza e bontà.
S.
venerdì 28 febbraio 2014
venerdì 21 febbraio 2014
Io Sono, parliamo un momento
parliamo un momento dell'aspetto
Io sono come sono, non sono magra, non sono sportiva, non sono alla moda. Io Sono.
Siamo tutti sottoposti alla pressione dei media, ci dicono come vestire mangiare parlare come amare, sta a noi decidere di farci travolgere dall'onda della superficialità estetica, quella che non tiene conto del cuore, dei pensieri, quella bolla di sapone che ci esclude dal mondo se non siamo conformi a quanto vogliono imporci e farci credere sia giusto essere annullando le personalità, prendendosi gioco della vita di chi non vuole conformarsi a questi stereotipi vacui e vuoti.
Io Sono
Me stessa sempre , lo sono con la mia ciccia sui fianchi, i capelli in disordine, lo sono senza scarpe Jimmy Choo e senza ritocchi. Sono Io con la mia voglia di abbracciare tutti e con la tuta perché ci sto bene. Non frequento locali alla moda e salotti chic, con un buon caffè caldo e con le sigarette , quelle vere che non sostituisco con la plastica perché non voglio vivermi i miei vizi con una truffa. Mi accetto così.
Certo non è sempre stato così, da ragazzina anche io ho avuto la mia dose di insulti gratuiti da cattivissimi coetanei, non facevo parte di compagnie alla moda ma di compagnie vere, dove le cose si affrontavano insieme, dove tra Amici ci si faceva scudo per proteggerci da chi voleva ferirci.
Anche io ho pensato : mannaggia! non sono magra, non ho i jeans firmati, tutti ci siamo passati, ma ho imparato presto a guardare oltre, a vedere le persone per quello che realmente sono, ho preso le mie cantonate fidandomi delle persone sbagliate e ho pianto, ma sono ancora qua, mai camuffata.
Preferisco di gran lunga cantare (stonatamente) fuori dal coro e ridere di me, dovremmo tutti prenderci un pò meno sul serio così quando ci troveremo davanti ostacoli di vario genere avremo la forza di affrontarli .
Gli amici
ecco gli Amici sono quelli che ti amano anche senza trucco e fronzoli, che vengono a bersi un bicchiere a casa tua e se sei in pigiama o malata o triste... a volte arrivano in pigiama pure loro per farti ridere .
Parliamone un momento ma soprattutto viviamoci senza ansia, viviamoci con il sorriso che tanto morire moriamo tutti, ma volete mettere che bello andarsene sorridendo?!
S.
Io sono come sono, non sono magra, non sono sportiva, non sono alla moda. Io Sono.
Siamo tutti sottoposti alla pressione dei media, ci dicono come vestire mangiare parlare come amare, sta a noi decidere di farci travolgere dall'onda della superficialità estetica, quella che non tiene conto del cuore, dei pensieri, quella bolla di sapone che ci esclude dal mondo se non siamo conformi a quanto vogliono imporci e farci credere sia giusto essere annullando le personalità, prendendosi gioco della vita di chi non vuole conformarsi a questi stereotipi vacui e vuoti.
Io Sono
Me stessa sempre , lo sono con la mia ciccia sui fianchi, i capelli in disordine, lo sono senza scarpe Jimmy Choo e senza ritocchi. Sono Io con la mia voglia di abbracciare tutti e con la tuta perché ci sto bene. Non frequento locali alla moda e salotti chic, con un buon caffè caldo e con le sigarette , quelle vere che non sostituisco con la plastica perché non voglio vivermi i miei vizi con una truffa. Mi accetto così.
Certo non è sempre stato così, da ragazzina anche io ho avuto la mia dose di insulti gratuiti da cattivissimi coetanei, non facevo parte di compagnie alla moda ma di compagnie vere, dove le cose si affrontavano insieme, dove tra Amici ci si faceva scudo per proteggerci da chi voleva ferirci.
Anche io ho pensato : mannaggia! non sono magra, non ho i jeans firmati, tutti ci siamo passati, ma ho imparato presto a guardare oltre, a vedere le persone per quello che realmente sono, ho preso le mie cantonate fidandomi delle persone sbagliate e ho pianto, ma sono ancora qua, mai camuffata.
Preferisco di gran lunga cantare (stonatamente) fuori dal coro e ridere di me, dovremmo tutti prenderci un pò meno sul serio così quando ci troveremo davanti ostacoli di vario genere avremo la forza di affrontarli .
Gli amici
ecco gli Amici sono quelli che ti amano anche senza trucco e fronzoli, che vengono a bersi un bicchiere a casa tua e se sei in pigiama o malata o triste... a volte arrivano in pigiama pure loro per farti ridere .
Parliamone un momento ma soprattutto viviamoci senza ansia, viviamoci con il sorriso che tanto morire moriamo tutti, ma volete mettere che bello andarsene sorridendo?!
S.
mercoledì 19 febbraio 2014
Bullismo
Il bullismo
quello perpetuato da altri e quello verso se stessi hanno quasi lo stesso peso,
dico quasi perché è sempre più difficile difendersi dai propri fantasmi,
quelli che ci logorano dentro togliendoci il respiro.
Il bullismo dell'altro
non sempre nasce dal disagio sociale delle famiglie, esistono anche le persone
cattive, quelle che a dispetto di un ambiente sano decidono, si decidono di
sopraffare un altro, senza conoscerne la storia, i pensieri, le emozioni.
Attaccano senza riguardo spalleggiati da altri cattivi come loro o semplicemente
indifferenti all'altrui dolore, questo è terribile. Ragazzini che deridono, vessano, umiliano
altri ragazzini con il beneplacito degli astanti, bisogna dire basta, bisogna reagire.
Bisogna anche ascoltare le richieste di aiuto, per quanto possano sembrare difficili
da affrontare, non possiamo tapparci il naso, non possiamo stare in silenzio.
I bulli ci sono sempre stati, malgrado la nostra apparente evoluzione siamo ancora dei primitivi
viviamo ancora in un epoca dove lo squalo viene premiato, non abbiamo tempo
di insegnare quello che a noi hanno insegnato(a me l'hanno insegnato) : difendi il debole, aiuta chi è
in difficoltà, abbatti il muro omertoso che circonda le ombre dell'essere.
Il bullismo del Se
quando ci sembra che la nostra anima non sia abbastanza forte da contrastare
la nostra mente, quando ci infliggiamo dolore perché convinti di non meritare
altro che quello. Bisogna aggrapparsi a chi ci ama, bisogna scavare dentro e
far rivivere i pensieri felici, lottare per ritrovare un sorriso scemo, abbracciare
il mondo, gli amori... noi stessi. Riconoscere che siamo imperfetti ma siamo
perfetti proprio per questo, lo siamo per noi, per chi ci ama e anche se è difficile
bisogna guardarsi allo specchio e dirselo dritto in faccia
IO MI AMO
da qui ricominciare, ripartire dalla meravigliosa sensazione di essere così,
semplicemente. Le fragilità saranno sostenute da una rete di emozioni e
affetti che non lasceranno mai che il cuore cada nel burrone della disperazione.
Dire : sono qui, sto cadendo e non trovo appigli, aiutami, aiutatemi e fidarsi
dell'amore che c'è.
Questo non vuol dire smettere di soffrire, non sempre, ma soffrire meno ogni giorno
un passo alla volta risalire verso se stessi più forti.
Altre storie
quelle che spero riescano a sopraffare il senso di vuoto, che riempano i nostri giorni
creando ricordi profumati di buono, come di burro e zucchero... Altre storie che
creeremo un giorno alla volta, portandoci a riempire l'album delle nostre
emozioni con fotografie colorate come la primavera, la Vita, questa splendida storia che
scriveremo, che vivremo perché è la più grande avventura che ci è stata
regalata.
S.
martedì 18 febbraio 2014
La dittatura la democrazia le favole
La dittatura :
La dittatura è una forma autoritaria di governo In senso lato, dittatura ha quindi il significato di predominio assoluto e perlopiù incontrastabile di un individuo (o di un ristretto gruppo di persone) che detiene un potere imposto con la forza(fonte : http://it.wikipedia.org/wiki/Dittatura )
Eccoci in dittatura,
dove mezzi uomini dotati di appoggi economici occulti urlano ai quattro venti che meno male che siamo in Italia dove c'è la democrazia.
La democrazia :
La democrazia (dal greco δῆμος (démos): popolo e κράτος (cràtos): potere) etimologicamente significa "governo del popolo", ovvero sistema di governo in cui la sovranità è esercitata, direttamente o indirettamente, dall'insieme dei cittadini (fonte : http://it.wikipedia.org/wiki/Democrazia )
Così ci raccontano, l'Italia è un paese democratico.
Allora mi chiedo come mai ci governano senza elezioni, come mai ci portano via tutto e nemmeno poco alla volta, ci hanno tolto tutto e stanno attaccando la nostra dignità di Popolo, mangiando via i nostri diritti, coprendo la puzza con informazioni false e false speranze. La Costituzione è diventata carta straccia.
Ci svegliamo ogni mattina sperando che qualcosa cambi ma dentro di noi sappiamo che continuando così non cambia nulla o peggio, ci crogioliamo in questo pantano per paura che si vada ancora più a fondo.
Mio nonno diceva : Più scuro della mezzanotte non se pò fa! Siamo arrivati alle ventitré .... può ancora essere più buio.
Siamo qua in balìa di questi serpenti che a quello incontrato da Adamo ed Eva gli fanno le scarpe, ci hanno abbandonati, in confronto la matrigna di Hansel e Gretel è buona come la fata turchina che quantomeno aveva la scusa della povertà. I nostri governanti hanno riempito i loro piatti con le nostre teste ed hanno ancora fame. Sono affetti da disordini alimentari, ci mangiano, masticano e poi vomitano quello che resta.
Ora devo mettermi un paltò e andare a lavoro, perché io, ho la fortuna di avere ancora un lavoro, lavoro per soldi che non bastano a sfamare la famiglia o pagare le bollette i pizzi governativi i mutui, i festini di questa manica di sadici che girano con addosso la maschera dei governanti democratici.
No signori, non siamo in democrazia e nemmeno in dittatura, siamo tra le fauci dei porci, senza bandiera, senza orgoglio, senza ideali.
Signori, rinfoderate i denti e gli artigli, se questa è l'Italia democratica (sulla carta) voglio la dittatura.
S.
La dittatura è una forma autoritaria di governo In senso lato, dittatura ha quindi il significato di predominio assoluto e perlopiù incontrastabile di un individuo (o di un ristretto gruppo di persone) che detiene un potere imposto con la forza(fonte : http://it.wikipedia.org/wiki/Dittatura )
Eccoci in dittatura,
dove mezzi uomini dotati di appoggi economici occulti urlano ai quattro venti che meno male che siamo in Italia dove c'è la democrazia.
La democrazia :
La democrazia (dal greco δῆμος (démos): popolo e κράτος (cràtos): potere) etimologicamente significa "governo del popolo", ovvero sistema di governo in cui la sovranità è esercitata, direttamente o indirettamente, dall'insieme dei cittadini (fonte : http://it.wikipedia.org/wiki/Democrazia )
Così ci raccontano, l'Italia è un paese democratico.
Allora mi chiedo come mai ci governano senza elezioni, come mai ci portano via tutto e nemmeno poco alla volta, ci hanno tolto tutto e stanno attaccando la nostra dignità di Popolo, mangiando via i nostri diritti, coprendo la puzza con informazioni false e false speranze. La Costituzione è diventata carta straccia.
Ci svegliamo ogni mattina sperando che qualcosa cambi ma dentro di noi sappiamo che continuando così non cambia nulla o peggio, ci crogioliamo in questo pantano per paura che si vada ancora più a fondo.
Mio nonno diceva : Più scuro della mezzanotte non se pò fa! Siamo arrivati alle ventitré .... può ancora essere più buio.
Siamo qua in balìa di questi serpenti che a quello incontrato da Adamo ed Eva gli fanno le scarpe, ci hanno abbandonati, in confronto la matrigna di Hansel e Gretel è buona come la fata turchina che quantomeno aveva la scusa della povertà. I nostri governanti hanno riempito i loro piatti con le nostre teste ed hanno ancora fame. Sono affetti da disordini alimentari, ci mangiano, masticano e poi vomitano quello che resta.
Ora devo mettermi un paltò e andare a lavoro, perché io, ho la fortuna di avere ancora un lavoro, lavoro per soldi che non bastano a sfamare la famiglia o pagare le bollette i pizzi governativi i mutui, i festini di questa manica di sadici che girano con addosso la maschera dei governanti democratici.
No signori, non siamo in democrazia e nemmeno in dittatura, siamo tra le fauci dei porci, senza bandiera, senza orgoglio, senza ideali.
Signori, rinfoderate i denti e gli artigli, se questa è l'Italia democratica (sulla carta) voglio la dittatura.
S.
lunedì 10 febbraio 2014
Requiem per l'Italia
Italia nostra, dove le diciottenni muoiono per un ascesso dentale, dove i padri non sanno più come sostenere le famiglie, dove le madri si umiliano per un pezzo di pane. L'Italia, nazione di poeti letterati artisti menti geniali e politici che si nutrono di vite, come cannibali. Mangiano via le esistenze per l'auto blu gli aerei privati i ristoranti famosi. Mangiano l'anima di un popolo in ginocchio, si l'anima, perché il corpo si è logorato sotto il bombardamento della tassazione senza regole della malasanità e del sistema mafioso che dice di governarci invece ci tiene prigionieri con catene di carta firmate da esseri immondi che urlano in parlamento mentre stringono i cappi intorno ai nostri colli. L'Italia, il bel paese che fa salti indietro nel tempo lasciando che i giovani non abbiano più sogni o nel migliore dei casi debbano fuggire per realizzarli. Mentre barconi carichi di altre anime stanche arrivano prendendo il posto di altri che fuggono, credendo di trovare l'eldorado per posare poi i piedi su cumuli di sterco. la costituzione sta morendo, infilzata dalle lingue avide di chi siede sulle rosse poltrone. Hanno ucciso il sapere rendendo le scuole spazi di vuoto culturale, hanno assassinato gli ospedali lasciando scorrere rivoli di sangue e dignità. Girano con gli occhiali scuri perché sono troppo codardi per guardare l'abominio commesso.
Amen
S.
Immagine da : http://en.wikipedia.org/wiki/Requiem_
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