al tempo della crisi sembra davvero un obiettivo difficile, cosa può farmi sorridere? il taglio delle mie entrate? la politica in disfacimento? la corruzione? la sanità handicappata? i giovani con i sogni che si spengono? L'imperante diktat dell' apparire invece dell'essere?
Vivo
in questa epoca, non ho scelta, non posso (e non voglio) tornare indietro, so di dover avanzare ogni giorno a dispetto di tutte quelle situazioni che mi farebbero strappare i capelli o peggio, che me li fanno cadere senza pietà . Quindi ho solo due scelte possibili, piangere e dannarmi per l'assoluta mancanza di questo momento, qui e ora, oppure trovare una ragione di gioia ogni giorno per microscopici eventi ma soprattutto per macroscopiche emozioni.
Sono
cresciuta in collina, un piccolo paese che sembra venir fuori da un romanzo d'altri tempi, mia nonna materna aveva le mani che sapevano sempre di candeggina, mio nonno sapeva di grano appena tagliato e sudore, alle otto del mattino aveva lavorato già quattro sei ore, mia nonna paterna cucinava il pane e la pizza nel forno a legna e nonno girava per il paese con l'asino come oggi si fa con i cani, passeggiando lentamente dopo una giornata nei campi .Avevano una dignità unica, le nonne con la testa coperta da un fazzoletto, discreto, caldo. Gli occhi profondi come il mare. I nonni con le camicie a scacchi, lise ma sempre pulite, sempre in ordine. Gli occhi saggi di chi ha vissuto senza tirarsi mai indietro.
Il tempo era lento, niente tecnologia nessun social network, in casa un vecchio telefono SIP per chiamare (di nascosto) il ragazzino che mi faceva arrossire, ma solo per riagganciare in fretta, prima che rispondesse. Le giornate erano scandite dal suono delle campane (mio nonno sacrestano suonava come il migliore dei concertisti) , non avevo skype e per vedere le amiche ci si accordava fuori da chiesa la domenica.
L'estate non è la mia stagione preferita eppure se chiudo gli occhi è il suo profumo che mi porta i ricordi più belli a fior di labbra, e sorrido.
In casa si parlava di tutto sempre, ma facendo attenzione a non mancare di rispetto ai Grandi, che con un pò di ironia mi lasciavano esprimere i miei pensieri ancora scoordinati ma sempre sinceri.
Sorrido
ricordando quei giorni e grazie a questo Sorrido di questi giorni, dove non sempre va tutto per il verso giusto e le tessere del puzzle sono girate sottosopra, non sono sopraffatta (non ancora) dal marciume, non sono ancora cinica, non sono abbattuta ne battuta da questa epoca senza dignità perché io la mia di dignità ho cominciato a costruirla prendendo ad esempio quelle anime belle che hanno attraversato il mio cammino, quelle anime belle che camminano con me oggi.
Sorrido
arrivando a casa dopo aver lavorato perché la mia casa è fatta delle persone che amo, una costellazione di esseri umani splendidi che ho l'onore di chiamare, amici, famiglia. Allora so per certo che nessun politico intrallazzone e nessuna soubrettina sconcia può intaccare questa mia vita, possono prendersi le cose, ma non avranno mai le emozioni queste mi appartengono e non sono pignorabili.
I giovani
troveranno le energie per alimentare i loro sogni e se oggi non si realizzano potranno essere quelli di domani a stupirli se avranno la volontà di accettare i cambiamenti, se sapranno godere di istanti che potranno cambiare il loro sguardo e portarli dove non avrebbero mai pensato di andare.
Oggi
ho vinto io #perdieciminuti ho cantato a squarciagola in auto, stonata come pochi, ma quanta energia, divertimento ... luce. Mi sono piaciuta, un giorno ancora; io goffa sognatrice rotonda, il mio riflesso nel vetro dell'auto mi ha sorriso.
S.
Vivo
in questa epoca, non ho scelta, non posso (e non voglio) tornare indietro, so di dover avanzare ogni giorno a dispetto di tutte quelle situazioni che mi farebbero strappare i capelli o peggio, che me li fanno cadere senza pietà . Quindi ho solo due scelte possibili, piangere e dannarmi per l'assoluta mancanza di questo momento, qui e ora, oppure trovare una ragione di gioia ogni giorno per microscopici eventi ma soprattutto per macroscopiche emozioni.
Sono
cresciuta in collina, un piccolo paese che sembra venir fuori da un romanzo d'altri tempi, mia nonna materna aveva le mani che sapevano sempre di candeggina, mio nonno sapeva di grano appena tagliato e sudore, alle otto del mattino aveva lavorato già quattro sei ore, mia nonna paterna cucinava il pane e la pizza nel forno a legna e nonno girava per il paese con l'asino come oggi si fa con i cani, passeggiando lentamente dopo una giornata nei campi .Avevano una dignità unica, le nonne con la testa coperta da un fazzoletto, discreto, caldo. Gli occhi profondi come il mare. I nonni con le camicie a scacchi, lise ma sempre pulite, sempre in ordine. Gli occhi saggi di chi ha vissuto senza tirarsi mai indietro.
Il tempo era lento, niente tecnologia nessun social network, in casa un vecchio telefono SIP per chiamare (di nascosto) il ragazzino che mi faceva arrossire, ma solo per riagganciare in fretta, prima che rispondesse. Le giornate erano scandite dal suono delle campane (mio nonno sacrestano suonava come il migliore dei concertisti) , non avevo skype e per vedere le amiche ci si accordava fuori da chiesa la domenica.
L'estate non è la mia stagione preferita eppure se chiudo gli occhi è il suo profumo che mi porta i ricordi più belli a fior di labbra, e sorrido.
In casa si parlava di tutto sempre, ma facendo attenzione a non mancare di rispetto ai Grandi, che con un pò di ironia mi lasciavano esprimere i miei pensieri ancora scoordinati ma sempre sinceri.
Sorrido
ricordando quei giorni e grazie a questo Sorrido di questi giorni, dove non sempre va tutto per il verso giusto e le tessere del puzzle sono girate sottosopra, non sono sopraffatta (non ancora) dal marciume, non sono ancora cinica, non sono abbattuta ne battuta da questa epoca senza dignità perché io la mia di dignità ho cominciato a costruirla prendendo ad esempio quelle anime belle che hanno attraversato il mio cammino, quelle anime belle che camminano con me oggi.
Sorrido
arrivando a casa dopo aver lavorato perché la mia casa è fatta delle persone che amo, una costellazione di esseri umani splendidi che ho l'onore di chiamare, amici, famiglia. Allora so per certo che nessun politico intrallazzone e nessuna soubrettina sconcia può intaccare questa mia vita, possono prendersi le cose, ma non avranno mai le emozioni queste mi appartengono e non sono pignorabili.
I giovani
troveranno le energie per alimentare i loro sogni e se oggi non si realizzano potranno essere quelli di domani a stupirli se avranno la volontà di accettare i cambiamenti, se sapranno godere di istanti che potranno cambiare il loro sguardo e portarli dove non avrebbero mai pensato di andare.
Oggi
ho vinto io #perdieciminuti ho cantato a squarciagola in auto, stonata come pochi, ma quanta energia, divertimento ... luce. Mi sono piaciuta, un giorno ancora; io goffa sognatrice rotonda, il mio riflesso nel vetro dell'auto mi ha sorriso.
S.
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