Andare a Messa la domenica mattina
Non capitava da anni, stamattina io e mio figlio siamo andati a messa, ci siamo seduti in terza fila, per la cecità parziale mia e anche per la voce bassa dell'arciprete che conosco.
il Vangelo : Moglie, sottomettiti a tuo Marito, alla sua volontà alle sue richieste. Moglie.
L'omelia : certo oggi le donne, moderne femministe avant-guardiste, storceranno il naso, ma come Don! sottometterci! dopo anni di lotte dopo anni di soprusi! ha riso, il Don sotto i baffi, sa di essere provocatorio ed è senza dubbio un uomo intelligente, questo prescinde dalla sua professione e dalla sua fede.
Ho chiacchierato spesso con lui, senza dover porre limiti alla mia curiosità ne tantomeno ai miei dubbi, va oltre i limiti della chiesa, non si ferma ai dogmi, lui le domande non le pone solo agli altri. Lo stimo molto.
In chiesa, alle dieci ci sono perlopiù anziani, le famiglie vanno a messa alle undici e trenta, molti per mettersi in mostra, molti perché la domenica si dorme, e meno male.
Ci guardiamo intorno, è bello il Duomo del nostro paese, ricco d'arte. Mi chiedo se questa ricchezza estetica fosse invece ricchezza messa in doni per quelli che hanno bisogno non solo di parole e conforto, non solo di gruppi di preghiera (ebbene si..si pregherà nei prossimi giorni, anzi in notturna, per chi non ha un lavoro) ma concreto aiuto in DENARO, per quelli che non hanno lavoro e non possono nutrire la famiglia , concreto aiuto materiale a quelli che restano senza gas acqua e luce, insomma, una statua di meno, una parola in meno e qualche euro in più. Questo me lo chiedo mentre , guardandomi attorno lo sfarzo degli affreschi mi ammalia tanto quanto l'umiltà dei presenti mi travolge.
A mani giunte, cerco di comprendere ogni passaggio di questo domenicale rito, a mani giunte prego per me stessa, egoisticamente prego di divenire una persona migliore, ma può Dio sentirmi da questo luogo con muri così spessi da soffocare ogni respiro? Non sentirebbe meglio i miei pensieri se fossi stesa in un prato a guardare il cielo?
Il prete, questo prete è umile anche lui, non gira con auto di lusso non indossa ori e via dicendo. Lui chiede aiuto per gli altri, mai per se, sperando che qualcuno raccolga la sua supplica , è intelligente, buono.
Ci si scambia un segno di PACE guardandosi negli occhi, ci si sorride, vogliamo davvero la pace, per noi stessi prima di tutto.
E' ora di andare, l'afa non ha risparmiato questo luogo di culto, grondiamo sudore come fossero peccati. Mio figlio mi stringe forte la mano e mi sorride anche lui sollevato, fuori c'è un pò di vento fresco.
Non so se questi quarantacinque minuti hanno reso migliore la mia anima, li ho passati stringendo le mani di mio figlio e le mie stesse, li ho passati in modo attento, a chi ed a cosa avevo intorno, questa è cosa buona e giusta.
Ora andiamo verso casa, sorridiamo.
S.
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