venerdì 3 ottobre 2014

tanto per dire

Tanto per dire, 

dopo un pò che non scrivo avrei milioni di parole accumulate come pagine di vita vissuta, si spingono l'un l'altra fuori caoticamente e quasi soffoco, tanto da dire, tante emozioni, poco tempo. 

Tanto per dire, 

ho accumulato peso e pensieri, come se i secondi finissero direttamente sui fianchi per non farmi dimenticare il peso delle responsabilità ma anche quello della gioia. Ho accumulato felicità e sorrisi, scorte per l'inverno. Ho accumulato frustrazioni e problemi che mi hanno tolto il sonno ma regalato capelli d'argento. 
Ho riso e pianto e urlato e corso e sognato e vomitato parole all'infinito, ho vissuto. 
Ho vissuto l'amore e la comprensione, potrebbe sembrare un lavoro massivo per il cuore e l'anima, 
ma non è stato nulla che non abbia potuto affrontare a modo mio, che non è sempre il modo migliore ma sono così... una testarda ragazza di montagna. 

Tanto per dire, 

a chi rincorre la perfezione consiglio di fermarsi ad ascoltare, la perfezione è già qui, sono io, siete voi, siamo perfettamente noi stessi e questo a me basta, a voi? 
La mia ricerca della felicità non finisce in fondo ad un cassetto di rimpianti e quando sbaglio , dopo qualche testata al muro, mi rialzo e ricomincio. 

Ho accumulato sensazioni e lividi, scarpe scomode e calzini spaiati, robe da stirare e ansie da placare. Ho accumulato piacere e sapori e Vita... tanta vita, 

Tanto per dire, 
Sono stata sempre qui ed ho vissuto.
S. 


giovedì 22 maggio 2014

La felicità, parliamone (così semplicemente)

Felicità
molti passano giorni interi a rincorrere la felicità dimenticando di coltivare quella che già hanno, pronta, leggera, quella felicità che cresce dentro di noi insieme a noi, quella che cammina con noi senza mai chiedere niente in cambio se non ... noi. 

Buddha 
Te stesso, così come ognuno nell'intero universo, merita il tuo amore e il tuo affetto

Mi guardo intorno
le persone per strada , a piedi, in auto ovunque, sempre meno esseri umani sorridono per il puro gusto di farlo, sembra quasi che nessuno ascolti più la voce del mondo che ci dedica tutto se stesso. Nessuno più si concede di dedicarsi la felicità. E' davvero così? 

Io
sono felice, non lo dico con superficialità, io sono felice ogni giorno. La mia è una felicità conquistata, a volte mi sembra di aver indossato un'armatura costruita sulle mie paure, sulle delusioni, sulle ferite, a volte mi sembra di averla costruita con le lacrime, ma la verità è molto più bella, la mia armatura non è dura, non tiene fuori il mondo. 

Sono cresciuta
fidandomi , del cielo, dei tramonti, fidandomi dei sorrisi e degli abbracci e sono cresciuta quando mi hanno fatto male perché mi hanno insegnato, tutte le mie esperienze, ad essere me stessa, sempre, senza pregiudizi e senza filtri.

Capita
Anche a voi di cantare in auto andando a lavoro? capita anche a voi di ridere da soli? capita anche a voi di volervi bene? così come siete? di amarvi incondizionatamente? beh! se vi succede questo e altro allora siete come gli arcobaleni, nessuno rimane indifferente di fronte alla bellezza di un arcobaleno.

Luce
siate luce, gioia, siate felici di chi siete, lasciate che tutti possano vedere la vostra anima bella.
Anche quando abbiamo una brutta giornata, settimana, mese, sempre in ogni istante possiamo goderci, amarci, essere felici di noi stessi.

Semplicemente
S. 







giovedì 10 aprile 2014

La #dieta globale

Ho letto 
un paio di articoli questa settimana, sul Daily Mail (lo so... non è il fulcro del sapere) , ogni tanto, mi son detta, ho bisogno anche io di frivolezze. Ho commesso una leggerezza, di quelle banali che mi ha portata in un mondo che mi ha lasciata senza parole. Solo sulla prima pagina (online) ci sono circa diciassette "notizie" , show girls , attrici, cantanti, mogli di o figlie di, ogni foto ha la stessa didascalia " slim figure, skinny at last!, trim figure" etc. come se il valore delle Donne, di quelle Donne fosse solo il loro aspetto, o meglio, il loro NON aspetto. Quello scomparire quotidiano etto dopo etto. Non ci sono persone, ci sono solo immagini. Che poi queste donne, di spettacolo o casalinghe alla fine di una chissà quale miracolosa dieta, non abbiano più un grammo di anima nello sguardo, questo non lo si racconta. Hanno le loro storie, gioie, sofferenze ma a nessuno importano le storie, come bambini di due anni, si guardano le figure e non si leggono le parole. 

Questo
mondo che inneggia alla mediocrità globale, dove non possiamo più pensare ma dobbiamo apparire e basta,e chi alza la testa fuori dal coro viene ignorato. Mi fanno sentire (capita anche a voi?) un aliena, io che amo parlare e leggere che cucino e che ingombro più di trenta centimetri, io che mi infiammo per le mie passioni e difendo le mie idee, io che ascolto e cerco di capire ... io che mi sento come una stella alpina sulla spiaggia, fuori luogo in questa globalità fatta di  un grande nulla di massa. Ascolto la musica sbagliata e mangio troppa pasta, leggo  Galilei o Reichl con la stessa intensità, sono allegra anche quando il mio mondo pare crollare. 

Sono un'aliena
che non si è lasciata abbindolare da questa dieta globale, meno sale, meno olio, meno cibo... Meno Cuore, Meno Anima, Meno Cervello. 
Questa setta di idioti cosmopoliti non mi ha catturata, sono orgogliosa del mio essere estremamente provinciale, di condividere ogni cosa di me e di essere avida di conoscenza, di sapere cosa pensano le persone che incontro o che conosco da sempre, di assaporare ogni aspetto della vita, i piacere della mente e della carne, le piccole soddisfazioni quotidiane .. come un pane ben riuscito, un lavoro ben fatto, un abbraccio vero, una vecchia poesia dimenticata. 

Mediocri
così ci vogliono, senza aspirazioni né ambizioni, mediocri e uniformi nella mancanza di pensiero e nella nullità del corpo. Mediocri amanti di reality show senza spessore e riviste patinate piene di vuoto. Oggetti e non più soggetti.

Io 
sono e vorrò essere sempre un'aliena perché di fatto mi hanno proprio rotto le zebre, a quelli che mi guardano come se fossi verde regalerò lo stesso sorriso che regalo a me stessa, compiaciuto, divertito. Mio. Chi di voi vorrà prendere parte a questa #dietagobale si fermi a pensare un momento ... preferisco davvero Non essere?
S. 







martedì 8 aprile 2014

#Cadere (non si paga alla romana)



tutti cadiamo, tutti facciamo fatica.
 La differenza sta nel dopo, quando decidiamo di rialzarci, di andare oltre la fatica, di fare quello sforzo in più e tenderci verso la felicità. La differenza la facciamo noi e quando troviamo il coraggio di fare un passo vero, allora, solo in quel momento vediamo quanto bella è la vita, solo allora il vento non ci fa cadere ma ci accompagna.

Io 
più di tutti, porto un bagaglio di scivoloni e rocambolesche cadute, non solo figurate. ne porto orgogliosamente le cicatrici e porto anche quelle che mi hanno fatto gli altri perché ognuna è stata, ed è ancora oggi, una lezione una scoperta una sfida, ed io non mi tiro indietro.

Sto in piedi
e guardo avanti, perché indietro è solo passato e come diceva il saggio Rafiki " Oh si, il passato può far male. ma a mio modo di vedere dal passato puoi scappare ... oppure imparare qualcosa." 
io ho deciso di imparare, lo sto ancora facendo e penso che non smetterò mai perché il passato è qui ogni istante, è la via per il presente. 

Questo dono 
splendido, il presente! quanta gratitudine verso questa meraviglia, Oggi! Allora comincio ad essere felice quando mi sveglio perché essermi svegliata è già un regalo che ricevo quotidianamente, certo mi arrabbio a volte, o sono scontenta, ma davvero cerco di evitare un eccesso di zelo nell'insoddisfazione perché non mi da niente, mi impoverisce ed io posso continuare ad essere materialmente povera ma spiritualmente ed emotivamente no, mi rifiuto.  Voglio godere di ogni mio attimo assaporandolo come il primo caffè del mattino, quando il mondo ancora dorme.

Cado 
e mi rialzo, cado e scorgo i lividi e vado avanti, in fondo solo io posso decidere se rendere la caduta una sconfitta oppure un'opportunità. Sono e sarò sempre presente per chi amo, me stessa per prima. 

La mia debolezza
è l'intolleranza verso le menzogne e di questo non mi dispiaccio, non mentirmi, non prendermi in giro perché il conto, sempre salato, che lascia la falsità .è sempre a carico di chi ne fa uso, eh no, non si paga alla romana. Quindi scegliete di cosa vivere e da cosa imparare, scegliete anche voi da quale parte della felicità stare, io ho fatto la mia scelta, sono qui, in piedi di fronte a me stessa, e sono felice di potermi lisciare le cicatrici senza rimpianti.

Sono caduta
un milione di volte e cadrò ancora ma non ho paura, la mia anima non è immobile, il mio cuore non è freddo, la mia mente non è paralizzata ed il mio sorriso è ancora mio ed io sono impavida, accetto la sfida e continuo così, semplicemente come so fare, una caduta, una risata, un bacio, una carezza ... il resto passa, passa sempre.
S. 





mercoledì 2 aprile 2014

quasi compleanno

Il mio compleanno 

Comincia sempre prima del mio compleanno, festeggio il quasi, in arrivo, prossimamente compleanno. Si perché io questo Dono che mi è stato fatto lo amo davvero. 
Gli anni che passano non sono un tabù per me, anzi, apprezzo ogni giorno, ogni capello bianco che va ad aggiungersi agli altri, ogni ruga che segna il mio sguardo quando sorrido. 

364 Giorni
di non compleanno, come Alice nel paese delle meraviglie. 364 giorni in cui spero di aver imparato qualcosa di buono, di aver saputo amare, rispettare e ascoltare le persone che hanno avuto la grazia di farmi partecipe delle loro vite, e se non ci sono riuscita fino in fondo prometto di impegnarmi a fare meglio i prossimi trecentosessantaquattro giorni.
E forse sono troppo romantica oppure troppo ottimista ma io in questi giorni voglio vederci il bello del mondo ed avere ancora la voglia di crederci, voglio imparare ad accettare le sconfitte meglio di un anno fa e a gioire meglio di un anno fa , essere più serena. Più felice lo sono, ogni giorno un pò di più perché troppa felicità non esiste, troppo amore non esiste, riceviamo tutto l'amore che siamo disposti ad accettare ed io non voglio tirarmi indietro. Sono qua a braccia e cuore aperti, senza timore di non poter sostenere un'ondata di amore incondizionato. 
Quasi quarantadue anni, che splendido numero! non capiterà più che io abbia questa età allora voglio godermela ora, qui, istante dopo istante. Prendendomi in giro invece di finire nelle grinfie della paura di non farcela. 

Un altro quasi anno
in cui ho ricevuto regali bellissimi, abbracci pieni di affetto, parole piene di conforto e protezione per la mia anima quando ha barcollato sotto il peso delle preoccupazioni. 
Vi dico, in tutta franchezza che non bisogna aver timori del tempo, il presente è il nostro regalo costante, nel presente impariamo ad essere migliori.



Allora! 
Buon Quasi Compleanno a ME! e domani una volta ancora e avanti un giorno alla volta proprio così. Ho deciso di festeggiarmi ogni giorno ma ho deciso di festeggiare anche voi amici miei, che il vostro quasi compleanno sia splendido, un giorno dopo l'altro, che possiate amare e baciare e sorridere e soprattutto che possiate sentire sempre il caldo abbraccio di un nuovo inizio, ogni vostro non compleanno. 

Il mio Uomo
Lo sa, lui mi conosce e mi fa gli auguri di quasi compleanno con una spontaneità che mi fa sorridere dalla punta del capelli fino alla pianta dei piedi!
L'amore è il dono più grande che abbiamo, verso le persone che camminano con noi, quello verso noi stessi, così come siamo, imperfetti eppure splendidi. Tanti Auguri! 


Cin Cin! 
S.


mercoledì 26 marzo 2014

smiles at the time of crisis and old memories ( today I won )


the Smile
In time of crisis it really seems to be a difficult goal , what can make me smile ? the cut of my income ? decadent politics ? Corruption? Unhealthy health care ? youngsters running out of  dreams  ? The prevailing diktats of  looks instead of being?

I Iive
in this era , I have no choice , I cannot ( and will not ) go back, I know I shall move every day in spite of all those situations that would make me tear my hair or worse, that will make them fall without mercy. So I only have two choices , cry and damn myself for the absolute lack of this moment , here and now , or find a reason for joy every day to microscopic events but especially for macroscopic emotions.

I
grew up in the hills, a small town that seems to come out of a novel of the past, my maternal grandmother 's hands who ould always smelled like bleach my grandfather smelled of freshly cut wheat and sweat, at eight in the morning he had already worked four to six hours, my paternal grandmother was cooking bread and pizza in the wood oven and grandfather traveled the country with the donkey as we do today with  dogs , walking slowly after a day in the fields. had a unique dignity , grandmothers with head covered with a discreet, warm handkerchief , . The eyes deep like the sea. Grandads  with checkers shirts , threadbare but always clean , always in order. The wise eyes of those who lived without ever pulling back.

The time moved slow, no technology no social networks, in an old house with an old phone to call ( secretly ) the boy who made ​​me blush , but only to hang up quickly, before he answered . The days were punctuated by the sound of the bells ( my grandfather sacristan played them like the best  concert man) , and to see my friends  we would agree meetings out of church on Sundays .
Summer is not my favorite season but if I close my eyes  the scent of it that brings me the most beautiful memories to my mind and  lips , and  Ismile.
At home we always talked about everything , but being careful not to disrespect the Grown ups , who with a bit of irony always let me express my thoughts ,still unconscious but always sincere .

I smile
Recalling those days, and thanks to this I smile about these days , where everything doesn't always go the right way and the pieces of the gigsaw are turned upside down , I'm  not overwhelmed (yet) from rot , and not yet cynical ,I'me not torn down or beaten from this era without dignity because my dignity has  started to grow  using the example of those beautiful souls who have crossed my path , those beautiful souls who walk with me today.

I smile
coming home after working because my house is made of people that I love, a constellation of beautiful human beings that I have the honor to call friends , family. Then I know for sure that no politician and no indecent bitch can affect my life, they can take things, but they will never havemy emotions thatbelong to me and are not attachable .

young people
will find the energy to fuel their dreams and if today they won't realize them, there will be the ones to surprise them tomorrow if they have the will to accept the changes, if they are able to enjoy moments that will change their view and get them where they would never have thought to go .

today
I won # fortenminutes I sang in my car, out of tune like few others, but how much energy, fun ... light. I liked it, one more day , me, awkward dreamer not so fit,  my reflection in the glass of the car smiled back at me .

S.



il sorriso al tempo della crisi e vecchi ricordi(oggi ho vinto io)

Il Sorriso
al tempo della crisi sembra davvero un obiettivo difficile, cosa può farmi sorridere? il taglio delle mie entrate? la politica in disfacimento? la corruzione? la sanità handicappata? i giovani con i sogni che si spengono? L'imperante diktat dell' apparire invece dell'essere? 

Vivo
in questa epoca, non ho scelta, non posso (e non voglio) tornare indietro, so di dover avanzare ogni giorno a dispetto di tutte quelle situazioni che mi farebbero strappare i capelli o peggio, che me li fanno cadere senza pietà . Quindi ho solo due scelte possibili, piangere e dannarmi per l'assoluta mancanza di questo momento, qui e ora, oppure trovare una ragione di gioia ogni giorno  per microscopici eventi ma soprattutto per macroscopiche emozioni. 

Sono 
cresciuta in collina, un piccolo paese che sembra venir fuori da un romanzo d'altri tempi, mia nonna materna aveva le mani che sapevano sempre di candeggina, mio nonno sapeva di grano appena tagliato e sudore, alle otto del mattino aveva lavorato già quattro sei ore, mia nonna paterna cucinava il pane e la pizza nel forno a legna e nonno girava per il paese con l'asino come oggi si fa con i cani, passeggiando lentamente dopo una giornata nei campi .Avevano una dignità unica, le nonne con la testa coperta da un fazzoletto, discreto, caldo. Gli occhi profondi come il mare. I nonni con le camicie a scacchi, lise ma sempre pulite, sempre in ordine. Gli occhi saggi di chi ha vissuto senza tirarsi mai indietro. 

Il tempo era lento, niente tecnologia nessun social network, in casa un vecchio telefono SIP per chiamare (di nascosto) il ragazzino che mi faceva arrossire, ma solo per riagganciare in fretta, prima che rispondesse. Le giornate erano scandite dal suono delle campane (mio nonno sacrestano suonava come il migliore dei concertisti) , non avevo skype e per vedere le amiche ci si accordava fuori da chiesa la domenica. 
L'estate non è la mia stagione preferita eppure se chiudo gli occhi è il suo profumo che mi porta i ricordi più belli a fior di labbra, e sorrido. 
In casa si parlava di tutto sempre, ma facendo attenzione a non mancare di rispetto ai Grandi, che con un pò di ironia mi lasciavano esprimere i miei pensieri ancora  scoordinati ma sempre sinceri. 

Sorrido
ricordando quei giorni e grazie a questo Sorrido di questi giorni, dove non sempre va tutto per il verso giusto e le tessere del puzzle sono girate sottosopra, non sono sopraffatta (non ancora) dal marciume, non sono ancora cinica, non sono abbattuta ne battuta da questa epoca senza dignità perché io la mia di dignità ho cominciato a costruirla prendendo ad esempio quelle anime belle che hanno attraversato il mio cammino, quelle anime belle che camminano con me oggi. 

Sorrido 
arrivando a casa dopo aver lavorato perché la mia casa è fatta delle persone che amo, una costellazione di esseri umani splendidi che ho l'onore di chiamare, amici, famiglia. Allora so per certo che nessun politico intrallazzone e nessuna soubrettina sconcia può intaccare questa mia vita, possono prendersi le cose, ma non avranno mai le emozioni queste mi appartengono e non sono pignorabili. 

I giovani
troveranno le energie per alimentare i loro sogni e se oggi non si realizzano potranno essere quelli di domani a stupirli se avranno la volontà di accettare i cambiamenti, se sapranno godere di istanti che potranno cambiare il loro sguardo e portarli dove non avrebbero mai pensato di andare. 

Oggi
ho vinto io #perdieciminuti ho cantato a squarciagola in auto, stonata come pochi, ma quanta energia, divertimento ... luce. Mi sono piaciuta, un giorno ancora; io goffa sognatrice rotonda, il mio riflesso nel vetro dell'auto mi ha sorriso. 

S. 



venerdì 14 marzo 2014

d' #Amore(di SE)

AmaTi
l'amore genera amore, come i sorrisi generano sorrisi. Bisogna amare incondizionatamente cominciando da se stessi. 

#Se
Amare se stessi è il primo passo, quello indiscutibilmente necessario per poter comprendere gli altri, succede però che a volte, alcuni non sono in gradi di amarsi, quella sofferente difficoltà a prendere il proprio cuore e renderlo caldo per le proprie mani, per i propri occhi. 

Ho 
sempre difeso questo concetto, se non ami te stesso non puoi amare gli altri. Oggi però le mie certezze sono scosse, chi ha più bisogno d'amore?
Quell'anima fragile che non trova in Se la forza di volersi amare senza paura ecco chi ne ha bisogno. Allora cosa dobbiamo fare? cosa possiamo fare? 

#Amare
quell'anima fragile e spaventata, amarla senza condizioni e pregiudizi, amarla per insegnarle ad amare perché amici miei, l'amore è una cosa seria, così tanto seria da farci sorridere e ridere e giocare e rotolare nell'erba fresca della primavera.
Così seria da farci piangere ed urlare e correre e di nuovo tornare a sorridere, direttamente con il cuore. 

Troppo
non esiste troppo amore, non esiste troppo bene. Siamo avidi di abbracci e baci e parole calde, siamo appassionati e appassionanti, siamo dolci . Siamo tutto questo anche se non lo siamo sempre, necessitiamo di questo anche se a volte fingiamo che non sia così. 

Le #Anime 
si incontrano si cercano si trovano fuggono tornano piangono partono restano ... Le Anime si toccano e quando succede ... è magia.

S.




venerdì 7 marzo 2014

Amami quando lo merito meno (festeggiamoci #Donne meravigliose)

 (per tutte le #donne #meravigliose della mia vita)

Amami quando lo merito meno

perché allora ne ho più bisogno, ecco il grido d'aiuto di chi è disperata. Non importano nemmeno tanto le ragioni per le quali si possa essere disperate, non più. Lo siamo tutte in qualche misura e diventiamo avide di attenzioni, di parole, di gesti. Siamo disperate per il nostro senso di impotenza davanti agli eventi che ci travolgono e allora rischiamo grosso, diventiamo cattive perché siamo spaventate, come i bambini quando non trovano la mamma. 
Siamo sole e nude davanti a noi stesse ed alle nostre paure allora attacchiamo chi , incolpevole, ci sta vicino perché sappiamo che chi ci ama non si lascerà intimorire, non verrà sopraffatto dalle nostre paure.

Di cosa abbiamo paura?
di non farcela, di non essere all'altezza, della nostra supposta insufficienza. Abbiamo paura delle nostre fragilità quando invece dovremmo imparare da loro. Temiamo noi stesse e continuiamo a misurarci e valutarci implacabili, senza perdonarci nulla. 

Eppure non è del perdono che abbiamo bisogno ma di comprensione, verso noi stesse, di comprendere che possiamo amare noi stesse così come siamo e possiamo anche sbagliare e non per questo valere meno. 
Siamo sopraffatte dall'ansia da prestazione genitoriale, e lo siamo sempre, come genitori come amiche come amanti , ci sentiamo deficitarie e ci frustriamo arrancando per rendere tutti felici dimenticando che se non lo siamo noi per prime gli altri non potranno esserlo grazie a noi. 

Amami quando lo merito meno
Grido d'aiuto senza sonoro, gli occhi socchiusi per trattenere le lacrime perché non sappiamo dove sbattere la testa per far quadrare i conti e far sorridere tutti. Ma il nostro di sorriso? 

Concentriamoci un momento, amiche, sorelle Donne meravigliose, fronteggiamo lo specchio e noi stesse, un momento... ancora un momento... RIDIAMO di noi stesse, ma forte fortissimo! ridiamoci in faccia e magari lanciamo anche un urlo. Spettinate sovrappeso struccate in tiro meravigliose in ogni modo, sempre. 

Amami quando lo merito meno perché è quando ne ho più bisogno 
ripetiamolo a noi stesse ogni giorno e quando sembra più difficile, non preoccupiamoci, una sorella un'amica un'altra Donna meravigliosa ci tenderà la mano ed il cuore, e noi non affonderemo mai.
S.


mercoledì 5 marzo 2014

fino a toccare le nuvole (le guerre degli altri)

Invasioni

paesi che invadono altri paesi appropriandosi della terra, degli alberi, rubando case e vite, uomini che arrivano su carri armati e armi che arrivano su uomini che non sono li per loro scelta ma per quella di qualcuno seduto comodo davanti ad uno schermo che dice loro "andate a prendervi quello che io voglio" 

Giovani 

che vegliano e dormono abbracciati alla paura di non farcela, sognando invece di essere tra le braccia dell'amata bene. Avanzano tremando, raccontandosi che è solo il freddo, la stanchezza. Sudando sotto i caschi ma non per il caldo, stringendo gli occhi anche senza vento, anche senza sabbia , i loro sguardi sono persi nel ricordo di chi li aspetta.
Combattono le guerre che non vogliono, che non hanno scelto né deciso perché se avessero potuto scegliere avrebbero continuato a combattere per la loro dignità, il loro lavoro, le loro famiglie . Se avessero potuto scegliere passerebbero la domenica a fare l'orto ridendo con i figli o con i nonni. 

Esseri umani

che vengono trucidati come carne da macello, non hanno un nome non hanno fatto nulla a chi ora gli punta contro un'arma, non hanno età per chi si prende la loro vita. Sono solo "il nemico" ,ma di chi?
Di chi è nemico il bambino che salta in aria mentre va a scuola tra le macerie? di chi è nemica la donna che viene assassinata mentre protegge i propri figli? di chi è nemico il vecchio che zoppicante cerca di portare a casa un pezzo di pane per l'amore della sua vita? 

Tu che invadi 

un giorno arriverai anche davanti casa mia, prepotente e vigliacco, nascosto dietro il volto di un ragazzino che non sa nemmeno chi sei, perché tu sei uno diverso ogni giorno e te ne stai comodamente seduto nella stanza dei bottoni, nulla da perdere. Giochi a poker e bluffi perché il prezzo che paghi perdendo non è la tua di vita, ma quella nostra, la loro. 

I Sogni

quelli non li prenderai mai, anche quando avrai ammazzato tutti, questo lo sai e  allora diventi avido e cattivo e insonne nel cercare il modo di rubare anche quelli, anche i pensieri, anche gli amori. Non sei mai sazio, le terre le case gli ori, non ti basteranno mai perché a nessuno di noi potrai mai portare via quella sensazione che ci fa sognare fino a toccare le nuvole . Non sarai mai investito della risata cristallina di un bambino felice, né dalla passione reale di una donna innamorata, non capisci quale sia la tua mancanza perché sei arido, perché ogni tua fibra è ormai imputridita dalla smania di conquista e possesso, i tuoi occhi sono come un pozzo senza fondo, oscuri e soli. 

Fino a toccare le nuvole

Noi amiamo così, viviamo così e sentiamo così il profumo di questa Primavera, sentiamo la musica di questa festa alla quale tu non sei invitato, quindi invasore, di qualunque colore tu sia, qualunque sia la tua bandiera torna nell'antro oscuro al quale appartieni, Noi qui non ti vogliamo. 

Carnevale è finito, la tua maschera è bruciata e noi non abbiamo più paura. 

S. 


venerdì 28 febbraio 2014

Avete rotto le Palle! (Namasté a tutti) e le Icone di bellezza

Avete rotto le palle 

voi delle riviste di moda, blog fashionist editori redattori quaquaraquà qualunque! 
Avete rotto le palle mostrando finte donne con ossa vestite di pelle e Vuitton senza carne
e senza anima! 
Avete rotto le palle voi stilisti dalla taglia zero che vi fate di coca e dita in gola e sorridendo 
dite al mondo "mangio quattro etti di pasta ... ma ho il metabolismo veloce" 

Avete rotto (scusate la ripetizione) le PALLE! 

riempendo il mondo di manichini soli, sfiniti, senza amore, senza vita perché cari stronzi, gli Uomini vogliono le Donne non le Barbie e le Donne vogliono gli Uomini non i Ken. 
Le chiamate Icone di bellezza e le mandate in passerella e sotto i flash come pezzi di cadaveri con lo sguardo perso nel vuoto ... Icone... ma fatemi il piacere!!!!! ZITTI! 

Perché quando si apre abbastanza il cuore da potersi lasciare abbracciare, la vostra taglia zero frega un piffero a nessuno. 

Perché quando si ama quando si è amati non ci si guarda con gli occhi a centimetro, quando ci si ama ci si vede nello specchio come luce,  pieni di colore.

Avete rotto le palle ma abbiamo ancora speranza di salvare il buonsenso e la dignità, di ridere con gli amici davanti ad un pasto calorico non solo nella sostanza, di berci un bicchiere di vino e chiacchierare fino a tardi e perché no, slacciarci la cintura e fregarcene perché il nostro valore non sta nei numeri delle etichette ma in quanto siamo disposti a donare emotivamente. 

Mi dispiace per voi
mentecatti, mi dispiace perché quando alla fine, come tutti anche voi finirete in pasto ai vermi avrete come unica soddisfazione una bara stretta, mentre magari io porterò con me il ricordo di momenti condivisi anche intorno ad un tavolo con le persone che amo e mi sentirò generosa, perché i miei di vermi almeno avranno di che sfamarsi! 

E, scusate se ve lo dico, ma tra un tot di anni le vostre firme non saranno che storia vecchia senza spessore e se non avrete fatto del bene non sarete la memoria di nessuno, mentre, solo per fare un esempio, la mia nonna Giulia, tondetta e sorridente e sempre con una scorta di cioccolato e caramelle e nutella, è immortale, perché l'affetto dei sui caldi morbidi abbracci non sarà mai dimenticato, i suoi occhi limpidi come il cielo, il suo sorriso disarmante e ogni cosa di lei, Bellissima Donna, amatissima Nonna nulla sarà mai dimenticato, e quando diceva "taglia" ... diceva "taglia due fette di prosciutto e pane e magna!" 

Ecco
mia Nonna Giulia è stata e sarà sempre per me Icona di bellezza e bontà.
S. 





venerdì 21 febbraio 2014

Io Sono, parliamo un momento

parliamo un momento dell'aspetto

Io sono come sono, non sono magra, non sono sportiva, non sono alla moda. Io Sono.
Siamo tutti sottoposti alla pressione dei media, ci dicono come vestire mangiare parlare come amare, sta a noi decidere di farci travolgere dall'onda della superficialità estetica, quella che non tiene conto del cuore, dei pensieri, quella bolla di sapone che ci esclude dal mondo se non siamo conformi a quanto vogliono imporci e farci credere sia giusto essere annullando le personalità, prendendosi gioco della vita di chi non vuole conformarsi a questi stereotipi vacui e vuoti. 

Io Sono
Me stessa sempre , lo sono con la mia ciccia sui fianchi, i capelli in disordine, lo sono senza scarpe Jimmy Choo e senza ritocchi. Sono Io con la mia voglia di abbracciare tutti e con la tuta perché ci sto bene. Non frequento locali alla moda e salotti chic, con un buon caffè caldo e con le sigarette , quelle vere che non sostituisco con la plastica perché non voglio vivermi i miei vizi con una truffa. Mi accetto così.

Certo non è sempre stato così, da ragazzina anche io ho avuto la mia dose di insulti gratuiti da cattivissimi coetanei, non facevo parte di compagnie alla moda ma di compagnie vere, dove le cose si affrontavano insieme, dove tra Amici ci si faceva scudo per proteggerci da chi voleva ferirci. 
Anche io ho pensato : mannaggia! non sono magra, non ho i jeans firmati, tutti ci siamo passati, ma ho imparato presto a guardare oltre, a vedere le persone per quello che realmente sono, ho preso le mie cantonate fidandomi delle persone sbagliate e ho pianto, ma sono ancora qua, mai camuffata. 

Preferisco di gran lunga cantare (stonatamente) fuori dal coro e ridere di me, dovremmo tutti prenderci un pò meno sul serio così quando ci troveremo davanti ostacoli di vario genere avremo la forza di affrontarli . 

Gli amici
ecco gli Amici sono quelli che ti amano anche senza trucco e fronzoli, che vengono a bersi un bicchiere a casa tua e se sei in pigiama o malata o triste... a volte arrivano in pigiama pure loro per farti ridere . 

Parliamone un momento ma soprattutto viviamoci senza ansia, viviamoci con il sorriso che tanto morire moriamo tutti, ma volete mettere che bello andarsene sorridendo?! 

S.

mercoledì 19 febbraio 2014

Bullismo

Il bullismo
quello perpetuato da altri e quello verso se stessi hanno quasi lo stesso peso, 
dico quasi perché è sempre più difficile difendersi dai propri fantasmi, 
quelli che ci logorano dentro togliendoci il respiro.

Il bullismo dell'altro
non sempre nasce dal disagio sociale delle famiglie, esistono anche le persone
cattive, quelle che a dispetto di un ambiente sano decidono, si decidono di 
sopraffare un altro, senza conoscerne la storia, i pensieri, le emozioni. 
Attaccano senza riguardo spalleggiati da altri cattivi come loro o semplicemente
indifferenti all'altrui dolore, questo è terribile. Ragazzini che deridono, vessano, umiliano
altri ragazzini con il beneplacito degli astanti, bisogna dire basta, bisogna reagire. 
Bisogna anche ascoltare le richieste di aiuto, per quanto possano sembrare difficili 
da affrontare, non possiamo tapparci il naso, non possiamo stare in silenzio. 
I bulli ci sono sempre stati, malgrado la nostra apparente evoluzione siamo ancora dei primitivi
viviamo ancora in un epoca dove lo squalo viene premiato, non abbiamo tempo
di insegnare quello che a noi hanno insegnato(a me l'hanno insegnato) : difendi il debole, aiuta chi è 
in difficoltà, abbatti il muro omertoso che circonda le ombre dell'essere. 

Il bullismo del Se
quando ci sembra che la nostra anima non sia abbastanza forte da contrastare
la nostra mente, quando ci infliggiamo dolore perché convinti di non meritare
altro che quello. Bisogna aggrapparsi a chi ci ama, bisogna scavare dentro e 
far rivivere i pensieri felici, lottare per ritrovare un sorriso scemo, abbracciare
il mondo, gli amori... noi stessi. Riconoscere che siamo imperfetti ma siamo 
perfetti proprio per questo, lo siamo per noi, per chi ci ama e anche se è difficile
bisogna guardarsi allo specchio e dirselo dritto in faccia 
IO MI AMO
da qui ricominciare, ripartire dalla meravigliosa sensazione di essere così, 
semplicemente. Le fragilità saranno sostenute da una rete di emozioni e 
affetti che non lasceranno mai che il cuore cada nel burrone della disperazione. 
Dire : sono qui, sto cadendo e non trovo appigli, aiutami, aiutatemi e fidarsi
dell'amore che c'è. 
Questo non vuol dire smettere di soffrire, non sempre, ma soffrire meno ogni giorno
un passo alla volta risalire verso se stessi più forti.

Altre storie
quelle che spero riescano a sopraffare il senso di vuoto, che riempano i nostri giorni 
creando ricordi profumati di buono, come di burro e zucchero... Altre storie che 
creeremo un giorno alla volta, portandoci a riempire l'album delle nostre 
emozioni con fotografie colorate come la primavera, la Vita, questa splendida storia che 
scriveremo, che vivremo perché è la più grande avventura che ci è stata
regalata. 
S. 


martedì 18 febbraio 2014

La dittatura la democrazia le favole

La dittatura : 
La dittatura è una forma autoritaria di governo In senso lato, dittatura ha quindi il significato di predominio assoluto e perlopiù incontrastabile di un individuo (o di un ristretto gruppo di persone) che detiene un potere imposto con la forza(fonte : http://it.wikipedia.org/wiki/Dittatura )

Eccoci in dittatura, 
dove mezzi uomini dotati di appoggi economici occulti urlano ai quattro venti che meno male che siamo in Italia dove c'è la democrazia. 

La democrazia :
La democrazia (dal greco δῆμος (démos): popolo e κράτος (cràtos): potere) etimologicamente significa "governo del popolo", ovvero sistema di governo in cui la sovranità è esercitata, direttamente o indirettamente, dall'insieme dei cittadini (fonte : http://it.wikipedia.org/wiki/Democrazia )

Così ci raccontano, l'Italia è un paese democratico. 
Allora mi chiedo come mai ci governano senza elezioni, come mai ci portano via tutto e nemmeno poco alla volta, ci hanno tolto tutto e stanno attaccando la nostra dignità di Popolo, mangiando via i nostri diritti, coprendo la puzza con informazioni false e false speranze. La Costituzione è diventata carta straccia. 
Ci svegliamo ogni mattina sperando che qualcosa cambi ma dentro di noi sappiamo che continuando così non cambia nulla o peggio, ci crogioliamo in questo pantano per paura che si vada ancora più a fondo.
Mio nonno diceva : Più scuro della mezzanotte non se pò fa! Siamo arrivati alle ventitré .... può ancora essere più buio. 
Siamo qua in balìa di questi serpenti che a quello incontrato da Adamo ed Eva gli fanno le scarpe, ci hanno abbandonati, in confronto la matrigna di Hansel e Gretel è buona come la fata turchina che quantomeno aveva la scusa della povertà. I nostri governanti hanno riempito i loro piatti con le nostre teste ed hanno ancora fame. Sono affetti da disordini alimentari, ci mangiano, masticano e poi vomitano quello che resta. 
Ora devo mettermi un paltò e andare a lavoro, perché io,  ho la fortuna di avere ancora un lavoro, lavoro per soldi che non bastano a sfamare la famiglia o pagare le bollette i pizzi governativi i mutui, i festini di questa manica di sadici che girano con addosso la maschera dei governanti democratici. 
No signori, non siamo in democrazia e nemmeno in dittatura, siamo tra le fauci dei porci, senza bandiera, senza orgoglio, senza ideali. 

Signori, rinfoderate i denti e gli artigli, se questa è l'Italia democratica (sulla carta) voglio la dittatura. 

S. 

lunedì 10 febbraio 2014

Requiem per l'Italia



Italia nostra, dove le diciottenni muoiono per un ascesso dentale, dove i padri non sanno più come sostenere le famiglie, dove le madri si umiliano per un pezzo di pane. L'Italia, nazione di poeti letterati artisti menti geniali e politici che si nutrono di vite, come cannibali. Mangiano via le esistenze per l'auto blu gli aerei privati i ristoranti famosi. Mangiano l'anima di un popolo in ginocchio, si l'anima, perché il corpo si è logorato sotto il bombardamento della tassazione senza regole della malasanità e del sistema mafioso che dice di governarci invece ci tiene prigionieri con catene di carta firmate da esseri immondi che urlano in parlamento mentre stringono i cappi intorno ai nostri colli. L'Italia, il bel paese che fa salti indietro nel tempo lasciando che i giovani non abbiano più sogni o nel migliore dei casi debbano fuggire per realizzarli. Mentre barconi carichi di altre anime stanche arrivano prendendo il posto di altri che fuggono, credendo di trovare l'eldorado per posare poi i piedi su cumuli di sterco. la costituzione sta morendo, infilzata dalle lingue avide di chi siede sulle rosse poltrone. Hanno ucciso il sapere rendendo le scuole spazi di vuoto culturale, hanno assassinato gli ospedali lasciando scorrere rivoli di sangue e dignità. Girano con gli occhiali scuri perché sono troppo codardi per guardare l'abominio commesso.
Amen
S.
Immagine da :  http://en.wikipedia.org/wiki/Requiem_