domenica 30 settembre 2012

Tutti in fila ...(Amen)

Mi piace arrivare e sedermi in chiesa qualche minuto prima che cominci la messa, per osservare le persone intorno a me, la devozione e la noia si sposano con la fede e l'obbligo. 

(Seduta in quel monumento costruito dall'uomo per gridare la propria fede mi chiedo se la mia di fede abbia bisogno di toni così alti.)

Sto seduta tra mio figlio ed una suora, di quelle che sul viso hanno davvero un' espressione di pace e serenità, consapevole di chi è senza presunzione. Io no, non so ancora chi sono, ancora in costruzione.
Io sono le fondamenta della mia chiesa per niente moderna, manco ancora di molti mattoni, non ho vetrate colorate ma ho molti colori pronti ad unirsi tra loro per creare un disegno che mi faccia sorridere e mi accompagni in questo mio crescere giorno per giorno. 
Ho fede, in chi amo, in Dio e amici cari possiamo dargli tanti nomi diversi, ma ognuno di noi arriva al giorno in cui alzando gli occhi chiede amore e  forza, in quel momento non contano le bandiere che innalziamo, le preghiere che recitiamo, le lingue che parliamo ma semplicemente il calore che cerchiamo. 

Tutti in fila, ordinatamente . Osservo i volti che mi passano accanto (io non sono in fila) cercando di immaginare le storie che accompagnano quelle rughe, quelle espressioni meste, quei sorrisi e le preoccupazioni che tolgono il colore dalle gote dei partecipanti. 
Preghiamo tutti, Dio la Musica un Libro un Quadro una Persona , preghiamo tutti per la salvezza del nostro cuore, per Sentire il sangue scorrere impetuoso attraverso ogni nostra fibra. Gesti e parole, sogni e delusioni. 

Non sono la tessera di un mosaico, sono una foto in bianco e nero ritrovata in fondo ad uno scatolone, pensandomi persa. La metto insieme alle altre mie memorie, quelle sbiadite e dolorose, quelle vive e felici. 
E' ora di un nuovo scatto, che non finisca nel fondo di cartone, che non si abbandoni a se stesso, è il momento di incorniciare la mia vita con colori brillanti e camminare sicura verso quello che verrà. 
S. 



venerdì 28 settembre 2012

riso amaro (e brindisi veri[?])

Ridiamoci su
quando siamo tristi ridiamo di più  perché la tristezza ci mette a disagio e mette a disagio gli altri. Se diciamo a qualcuno che siamo felici, sereni etc. le reazioni variano dalla condivisione all'invidia, ma quando ammettiamo di essere sul fondo nel migliore dei casi scateniamo la compassione, le persone abbassano gli occhi, cambiano argomento, fanno una battuta. Confortare è difficile, penoso a volte, richiede molta più forza di quanta ne abbiamo.

Ridiamo, di noi stessi e degli altri, fino a sentire le lacrime scorrerci sul viso, fino a quando la nostra maschera si scioglie e come tristi e vecchi clown di un circo di periferia torniamo nel nostro camerino, e per quanto impegno possiamo metterci, lavando via tutto il trucco, troviamo un volto affranto e riusciamo a contare ogni pena in ogni ruga, scorriamo con i pensieri l'ilarità che abbiamo condiviso e soffriamo perché il dolore mascherato , seppur ben visibile, è stato ignorato, abbiamo riso chiedendo aiuto e ci siamo visti piccoli in fondo all'arena, con la folla gaudente intorno a noi. 

Come in una sala di specchi, calici alti e voci acute, il riflesso dell'angoscia amplificata come potrebbe esserlo il suono di un'unica voce in un' aula circolare, chiara ed inconfondibile, ma il pubblico aveva pagato solo per ridere , triste e vecchio pagliaccio, tutti sono corsi fuori dal tendone e   tu sei rimasto seduto nella sabbia, le scarpe troppo grosse, la giacca troppo stretta ed allora urli con tutta la tua forza ma non hai più voce e l'immagine di te stesso è l'immagine della pena stessa. 
Le luci si spengono una ad una, ti alzi e sei più curvo e più vecchio di ieri. 

Domani ci sarà un altro spettacolo signori! ha! ha! ha! 
S.
Giovanni Papini ha scritto : ridere significa avere paura. L'uomo è "l''animale che ride" perché lui solo sa di dover morire. 

mercoledì 26 settembre 2012

tenersi per mano (il romanticismo non è morto)

Tienimi la mano, e stringila forte prima che l'insolente fato possa portarmi via da te . Così  scrisse Hermann Hesse 

Le mani
 proteggono lavano aiutano offendono, le mani feriscono. Quanto dolore e quanto piacere possono passare da queste estremità che tanto ci distinguono da molti altri animali? 
Tenersi per mano, proteggersi in qualche modo; io non ti perderò ! questa è la promessa che facciamo al bambino impaurito nella folla, questa è la promessa che vorremmo fatta a noi nelle strade solitarie della nostra vita. 

Perdersi
è così facile che sarebbe quasi la scelta migliore, quella meno gravosa in apparenza; mi perdo e non devo più spiegazioni.


Trovarsi 
ci siamo trovati, non è servito molto tempo, ci conoscevamo già. Ci siamo raccontati i nostri ricordi quasi fossero comuni, ritrovati a camminare sullo stesso sentiero, come se ogni ora, fino ad allora ci avesse condotti l'una all'altro. Il tempo non è stato né troppo né poco, quello trascorso prima di prendersi per mano, ma giusto e quando hai scorto i miei occhi non è importato che fosse buio perché hai visto molto più di quanto chiunque avesse mai fatto prima. 


Tienimi
Come se lasciandomi io potessi finire nell'abisso privo di passione, come se lasciandomi i sensi tutti potessero abbandonarmi con te. Tieni strette le mie mani come se da questo dipendesse il futuro delle galassie e se devo perdermi ancora è solo in te che sono disposta a farlo.


Allontanarsi
Ci si allontana, per tante ragione diverse, mi sembra che fosse un lunedì ed ero in ritardo, sapevo che non ti avrei più visto. Ognuno sulla sua auto e via, verso le nostre vite. 
Non mi hai tenuta, forse non mi sono lasciata tenere. 

S.

La cosa più difficile da trovare nei legami amorosi, è l'Amore - F. De La Rochefoucauld 

lunedì 24 settembre 2012

la torta di mele

c'è chi cerca l'altra metà della mela, io sto cercando ancora la mia mezza. Sono uno spicchio di me stesso. - Fabio Volo 

la torta di mele in forno
alle cinque e trenta è un piacere di quelli puri, come il primo caffè, un bacio improvviso, la telefonata che aspettavi. L'aroma si diffonde in tutta la casa, familiare confortante e sensuale allo stesso tempo. La mattina buia gli da un sapore speciale, poche luci accese (non servono, conoscono la mia casa, riconosco i movimenti necessari a farla mia). 

La mezza mela
tagliare le mele in anticipo ed immergerle in acqua lascia che il sapore si esprima come potrebbe farlo un pianista concentrato ed innamorato delle note, sbucciate con cura, tagliate con rispetto prima a metà e poi in quarti, spicchi di mela come spicchi di me, adagiati sopra il soffice impasto, abbracciati dal burro e ricoperti dallo zucchero, dentro morbide, fuori croccanti... Siamo un pò tutti così, lasciamo che si veda la crosta, la nostra parte più dura perché la parte più tenera è per pochi, non sappiamo chi potrà apprezzarla , temiamo chi potrebbe deriderla. Allora la lasciamo dentro, al sicuro, chi saprà vederla ci cambierà per sempre, chi la vede già ci rende ricchi di una ricchezza senza misura.

In fondo
in fondo come in superficie, sono quel che sono, come la torta di mele, sai sempre quale gusto aspettarti eppure ti sorprende, forse perché non seguo mai una ricetta, metto al bando le raccomandazioni della pasticceria classica che impone regole ferree, come lo faccio con me stessa, la spontaneità regala sempre quel pizzico di novità che non ti aspetti, ma in fondo sai che sei al sicuro, le mele sono mele! io sono io.

S.

Madre Natura (ed Io)

Chi intravede il mistero della Natura|non può essere ingannato da alcun tema del di là - Omar Khayyam

Rigogliosamente
Nel mio piccolo coltivo piante ed alberi, li curo li amo li cresco spettinati, lasciando che esprimano i loro sentimenti e la loro gioia di vivere.
E loro crescono, dandomi molto più di quanto io dia loro, riempendo i miei spazi vuoti di colori e profumi, ammorbidendo i miei passi in autunno facendosi tappeto. 
e loro vivono e accolgono la vita, un piccolo Colibrì, una famiglia di merli, insetti di vario genere, ospitano la mia gatta quando si sente esploratrice e sopportano il mio cagnone che scava buche attorno ai loro tronchi in cerca di chissà quale tesoro.

Rovinosamente
La tecnologia nella mia casa mi si rivolta contro, rompendosi ovunque possa ed in modi davvero fantasiosi. Lasciando che io esprima il mio disappunto nei modi più curiosi  che conosco, linguisticamente e non solo. Gesticolo come la protagonista di una telenovela anni '90 e quasi impreco, ma gioiosamente, in tre lingue diverse, una delle quali ... non conosco. 

Fortunatamente
Mi ricompongo, esco nel mio piccolo giardino-cortile-tempio etc. , respiro senza timore la Natura, accarezzo il cagnone che (detto tra noi) ha bisogno di un buon bagno, mi accomodo sulla mia sdraio e guardo il cielo attraverso le foglie del glicine che da quest'anno ha una personalità davvero forte, guardo il cielo e non posso rimanere imbronciata, a dire il vero mi viene anche un pò da ridere perché è tragicomica la mia esistenza, a volte. Allora rido e Argo (cagnone puzzone) mi guarda con circospezione, ma solo per poco, poi si tuffa sulle mie ginocchia in cerca di coccole, rido quindi non abbiamo problemi, l'equazione per lui è lineare. 

Gratitudinamente (neologismo) 
I miei figli, l'amore per loro, mai scontato mai banale, è il mio principale motivo di gratitudine verso l'universo. Loro sono la mia energia, qualunque cosa accada. 
Quindi, gratitudinamente io sorrido al mio gelso, alla catalpa, al  piccolo colibrì, mi inchino al glicine, alla natura tutta, faccio una piccola riverenza alla crepa che scorgo nel muro di casa ed un inchino alla ruggine del cancello. I miei figli hanno dato un significato alla gratitudine universale, all'amore incondizionato. 

Madre Natura
Prosperosa come me, anche quando sembra aver perso tutto, anche quando la terra è brulla e spoglia Lei è viva, Io sono viva. Scompigliata e scapigliata, sveglia all'alba grata dal primo istante. 
Spettinata ... Amici miei, correte incontro al vento, alzate gli occhi al cielo quando piove, saltate nelle pozzanghere e prendiamoci meno sul serio. Io non aspetto più, voi? 

S. 




venerdì 21 settembre 2012

Il Leone nel cortile e l'Autunno

E se ci chiudono la porta dei sogni, siamo già morti (Roberto Benigni) 
Ho sognato un Leone nel mio cortile, maestoso e calmo
l'ho guardato con riverenza, cercando di capire cosa mai potesse volere. Ho ammirato il suo incedere sicuro, protettivo.
I sogni mi incuriosiscono sempre, cerco di analizzarli, di sviscerarne il significato per poterne capire il messaggio, un Leone nel cortile è un gran bel sogno, quasi una rinascita onirica.

Simbolicamente rappresenta il nostro leone interiore, ne è il riflesso identico, pare che possa simboleggiare il coraggio e la forza interiore per farci accettare le potenzialità insite in noi, immagine davvero confortante. 

Oggi è il primo giorno d'Autunno
 una rinascita, il risveglio della natura con colori ambrati e albe magiche, così sarà la mia rinascita. Certo, ci vuole impegno oltre che coraggio e perseveranza ma quando si decide di non lasciare più che i giorni ti vivano e viverli invece consapevolmente, qualcosa cambia.

Albert Camus  ha scritto : l'autunno è una seconda primavera, quando ogni foglia è un fiore
Allora voglio che questo Autunno sia la mia Primavera, quando ogni paura diviene una sfida, ogni angoscia lascia il posto al coraggio, voglio che questo Autunno sia il mio Leone coraggioso, che cammini con me attraverso i giorni,  fiero, regale, sicuro. 

E' ora di rimuovere le sbarre emozionali, di aprire i cancelli e lasciare che ogni colore si faccia avanti, rinvigorita dalla pioggia fresca che lava via i timori, abbracciata dal vento giocoso che porta lontano l'insicurezza . 

Ora.
S. 



giovedì 20 settembre 2012

Se la vita ti da limoni (...)

Ci deve essere un'altra soluzione
tremila anni e nessuno l'ha trovata, che vuoi da me? 
è ora che qualcuno la trovi 
(Il giardino dei limoni)
Se la vita ti da  limoni...fai la limonata, o meglio : tira fuori la tequila, il sale e cin cin! 
in qualche modo siamo tutti, chi prima e chi dopo, figli della sfiga. Quella subdola meretrice che annebbia la vista con vistose lacrime e annienta la volontà di andar avanti. Poi ...
Poi un giorno possiamo scegliere, continuare a subire gli attacchi miseramente, senza reagire oppure AGIRE. 
Certo, a volte agire è costoso, faticoso, agire è spaventoso, ma non possiamo arrenderci alla paura, di qualunque genere essa sia. 

Messi alle strette abbiamo due (a volte meno a volte  più) possibilità, morire oppure vivere. 

Attenzione, non SOPRAVVIVERE ma vivere, davvero, intensamente. Seduti al tavolo delle trattative con noi stessi mettiamo giù le nostre carte, quelle buone e quelle pessime, facciamo i conti con chi siamo perché  la sfiga teme chi prende in mano le redini della propria esistenza anche se dobbiamo trattare con quelle cose che non ci piacciono, nel momento stesso in cui prendiamo le briciole di coraggio rimaste (in fondo ognuno di noi ne ha una rimanenza, come quel vecchio paio di calzini in fondo al cassetto che ti salvano le mattine d'inverno) noi cominciamo ad uccidere la sfiga. 

Tequila & limoni
come gli amici, ne abbiamo bisogno più di quanto, spesso, siamo disposti ad ammettere. Non the verde, tisana, acqua fresca, ma tequila, che ci smuova da dentro come un fulmine che squarcia il cielo prima del temporale, risvegliando la natura e riportando in circolo quella forza sopita dandole un gran calcio nei fondelli, lo sprint del limone e lo sfrigolio del sale sulle labbra. vivi, finalmente!

Non solo
Non sto consigliando l'alcolismo come soluzione , per carità, sarebbe un problema enorme che copre una serie di problemi medi, è solo una botta in testa, una volta su mille. 
Anche perché si sa, l'alcool conserva tutto, tranne i segreti e le buone maniere, e tutti abbiamo bisogno di entrambi. 

Alla fine
un brindisi a madama sfiga, che mi ha portata fin qui, che gli inferi ti accolgano come meriti, Addio. un brindisi al coraggio, del quale non vorrò più sentire la mancanza, in alto i calici agli amici, quelli che ti (mi) amano così, senza fronzoli e senza domande. Cin Cin a tutti voi amici miei, camminate a testa alta, armatevi di voi stessi, il miglior guerriero che ci sia. Amate voi stessi. 
Abbiatene il coraggio (io ci sto provando)

S. 


venerdì 14 settembre 2012

Colori (i loro profumi) brevemente

Pablo Picasso ha detto : I colori, come i lineamenti, seguono i cambiamenti delle emozioni

Il rosso
il mio colore vivo, lo indosso perlopiù sulle labbra, caldo e avvolgente proprio come dovrebbe essere un bacio. il Rosso ha il profumo di lampone.
Rosso passionale si. Sappiate comunque che dove c'è un silenzio tombale dei sensi, nemmeno l'eco della lussuria può farcela.

Il verde
Mi piace il verde, ogni sua sfumatura. E' il mio colore libero, quando sono proprio sul fondo è il mio conforto sopra distese di nero. il Verde odora di mela. 
....Come uno smeraldo suppurante nell'oceano dell'universo (A.D.Foster) 
Il blu 
Il mare in tempesta, il cielo terso delle mattine d'inverno ma anche i lividi dell'anima. Così vitale così allegro, un pò lo temo questo colore così prepotente nella sua gioia . Il Blu profuma di non ti scordar di me.
blu scuro, è il colore della notte dove si  concentrano e si bloccano i nostri occhi, le  orecchie, le parole..tutto quanto. (B. Yashimoto)

Il nero ed il bianco
sono i miei colori profondi, mi permettono di apprezzare tutto l'arcobaleno, la fotografia in bianco e nero è un ricordo indelebile, le parole sulla carta, quelle che mi sono care sono nere come la notte distese su fogli di neve. Il bianco ed il nero hanno il profumo della magnolia, del caffè forte,  raccolgono le lacrime e ne fanno cristallo. 

Il mio mondo in Bianco & Nero mi lascia amare senza pregiudizi ogni altro colore
S.


giovedì 13 settembre 2012

E' il minimo! (pensieri sparsi e disordinati)

è il minimo! 
quando diciamo grazie, per aver ricevuto un dono, una cortesia, un favore o altro, molto spesso il nostro interlocutore risponde con : è il minimo! allora, vuol dire che potevi fare di più?
non voglio pensare al massimo  ma un chessò ... medio sarebbe educato, "ti ho mediamente donato, amato, favorito etc." non suona male, è quasi come il brodo temperatura "fiacca" *


Mediamente
certo, essere mediamente amati credo sia impossibile, l'amore è totale altrimenti dovrebbe avere un nome diverso (affetto, amicizia ed altri ancora) , ho letto da qualche parte, per esempio, che quando si è tristi non servono classifiche,non c'è un tristometro,  è inutile dire sto mediamente peggio di te ... il mediamente ci rende ottusi, egoisti e ci chiudiamo dentro la nostra tristezza per non sentire quella degli altri, questo ho letto da qualche parte... mediamente potrei concordare.


Avventurarsi
non sempre è facile, sarà per le cadute passate, per le testate al muro e quei pezzi di cuore spezzato che ancora ci feriscono e ci fanno sanguinare, fatto sta che non riusciamo (io non ci riesco) ad avventurarci senza paura, ma è una voce da scrivere nella "to do list" della propria vita. 

Pensieri sparsi
come baci sparsi (ricordo sempre con piacere questo modo di dire ed anche i baci che l'accompagnavano) nessun ordine preciso, come se non avessero un filo rosso che li lega, ma quel filo c'è , quello stesso che ci lega tutti in un modo o nell'altro, per passioni, ideologie, affetti, piaceri, lavoro,storie di vite che si incrociano anche solo per un momento (amami da qui al semaforo) 
Conclusione

le nuvole pesanti e minacciose come quelle di oggi mi piacciono, mi rendono un pò malinconica, i pensieri si ingarbugliano e vorrei ancora un pò di tempo forse per fare ordine , per fare bolle di sapone, o magari..solo per sognare anche oggi, 
S.


* spegnere il fuoco sotto il brodo dopo che questo ha sobbollito a lungo (almeno tre ore direi) , intanto preparare con cura la tavola, versare il brodo nella scodella e accendere 3 candele (il tempo giusto, credetemi) a quel punto il brodo avrà la temperatura "fiacca"... mediamente caldo

mercoledì 12 settembre 2012

primo giorno di scuola (ed altri inizi)

Gli inizi sono comunque belli, sempre da favola . B.Yoshimoto


Primo giorno
sveglia puntata sulle cinque e quaranta (come sempre) perché adoro bere il caffè da sola, quando la casa è ancora addormentata. 
Il primo giorno di scuola è emozionante qualunque sia la classe e per ogni figlio che si ha, sono passata attraverso la materna, le elementari, medie e liceo della grande, è arrivato il piccolo con il nido la materna... ed oggi, primo giorno di seconda elementare (ma si dice scuola primaria ora..) alle sei e venti era giù dal letto, emozionato e felice di rivedere gli amici e raccontarsi l'estate. Il pulmino giallo è sempre una festa, i primi giorni di scuola, come un enorme faccia sorridente arriva alla fermata, carico di bambini, speranze e di colori. I  colori delle nazioni tutti in un pulmino perché succede che i bambini siano perfidi a volte, ma non lo sono per il colore della pelle, forse per le carte Pokemon ... quelle si. Ma la faccina sorridente, gli occhi illuminati alla vista degli amici "del Bus" .. quant'è bello il primo giorno .... 
(lacrima, hai tutto il diritto di solcarmi la guancia)

Principio
di un nuovo modo di pensarmi, oltre che di vivermi. Nessun problema che avevo ieri oggi si è dissolto, ma guardarlo da una diversa angolazione fa si che incuta meno timore. Ogni fine in realtà è un inizio, quindi festeggio insieme lutti e nascite in un turbinio di sentimenti, sono stata sul  fronte del ciclone poi nell'occhio del ciclone (sembrava il paradiso) ora sono sul ... come si chiama la parte del ciclone dopo l'occhio? il retro? la schiena? comunque sono proprio in quel punto dove se alzo gli occhi vedo il cielo sereno, posso quasi sentire la calma ma ho ancora le gambe in subbuglio, trasportata dai venti e dalle nuvole come se fossi una bambola di pezza, ma solo per metà.  Il resto è vivo palpitante e pronto alla sfida ... un battito alla volta
(il cuore muove il mondo) 

Inizio
appena adesso inizia a piovere, il contrasto tra il cielo grigio ed il verde dei vigneti mi stupisce sempre, un principio d'autunno che non è mai spiacevole. 
Mi lascio sfiorare dal vento leggero che attraversa la finestra e dal profumo di pioggia. Come se mi abbandonassi ad una nuova storia d'amore, sempre curiosa ma con un pò di timore, emozionata eppure restia a correre incontro all'avventura, così mi concedo a questo giorno che profuma di terra bagnata. Occhi chiusi e sorriso leggero.
(è ora di andare ...un sogno alla volta)
Amare se stessi è l'inizio di una storia d'amore che dura tutta la vita . O. Wilde 
S. 

martedì 11 settembre 2012

leave the gun, take the cannoli

 il buon scacchista pensa sempre cinque mosse avanti. Il grande scacchista ne pensa solo una, ma è sempre quella giusta. 

la simpatia o l'antipatia non sono, a mio avviso scelte che facciamo, è chimica. Questo complica non poco le nostre giornate, di certo complica le mie. Ammetto di non essere una persona malleabile, l'ignoranza non la tollero, ci sono cose che mi attorcigliano le sinapsi facendo saltare alcune connessioni importanti (forse) che potrebbero compromettere la mia leggendaria buona educazione e forse anche il mio aplomb, questa rettitudine, quanto meno nelle intenzioni, di non essere mai sgradevole anche quando la situazione lo richiederebbe si dilegua sotto il peso di incontri e frequentazioni, obbligate, che sono rischiose per la mia persona come per la mia mente. Si, sono snob, non me ne vergogno,non mi vergogno di questo snobismo fatto di buona educazione, mancanza di cattiveria e perché no, una buona dose di intelligenza. Quella che mi tiene a debita distanza , credo circa sessanta, settanta centimetri, il giusto per non schiaffeggiare chi dovrebbe invece entrare in contatto con il mio palmo in modo poco delicato. Ahimè, sono contraria alla violenza. 

Antipatia 
un suon sinonimo è sgradevole. non c'è altro da aggiungere. 

Simpatia 
 pare che uno dei sinonimi sia grazia e qui potrei scrivere per ore, quanto bene e quanta bellezza nella grazia, quanta gioia e quanto amore, fiumi di parole sono state pronunciate con simpatia e grazia, poemi e romanzi scritti di getto a travolgere i sensi, a confortarci quando ci  sembrava di nuotare nell'Ade piuttosto che in un pittoresco ruscello di montagna. 

Ma sappiamo tutti che l'antipatia, la cattiveria etc. vendono di più, ci crogioliamo nel leggere di quanto male possa essere inflitto anche solo con le parole, per consolarci del nostro dolore che a quel punto sembra meno ... doloroso. 

Mi rifiuto di iscrivermi nelle file dei sostenitori dell'antipatico. Non parlo di quelle banali differenze, l'amico che fa battute e quello che invece ha il broncio, parlo di quegli strati profondi della personalità, io voglio trovare sempre sotto la crosta croccante, la morbidezza della ricotta .. le gocce di cioccolato fondente, gli occhi chiusi ed il piacere che invadendo il palato e che avvolgendo con la lingua lascia che si ammorbidisca l'involucro che si riduce in briciole e sposa la cedevolezza, vince sempre la morbidezza

L'armonia
non è facile, a volte sembra impossibile, per me.  Pistola in una mano e cannoli nell'altra, certo nel padrino il significato non era lo stesso, ma posso interpretare "leave the gun, take the cannoli" a modo mio, è la mia storia, non sono Nick Geraci, ma nemmeno Michael Corleone. ma se tutti lasciassero le armi, quelle di uso comune quali la prepotenza, la cattiveria e le loro sorelle forse avremmo qualche chilo in più ma riusciremmo tutti a sorridere in modo così dolce da rendere il nostro mondo un posto migliore, ogni giorno. 
Poi, ci sono gli irrecuperabili, assetati di tutto ma che anche raggiungendo TUTTO vorranno sempre qualcosa che forse qualcuno altrove ha e loro no , a quel punto mi guardo intorno, in questo momento, e le parole del Padrino che riporto qui di seguito , mi sembrano le più appropriate. 

Il Padrino : ... e perfino se fosse colpito da un fulmine, qualcuno dei presenti ne sarebbe responsabile 

S.

lunedì 10 settembre 2012

poi Dio creò il lunedì

Nessuno è infallibile, la creazione dell'uomo ne è la prova . Alessandro Morandotti. 
Il lunedì
credo piaccia solo ai barbieri, che chiudono il negozio in questo giorno nefasto, noi altri che vediamo il fine settimana scorrerci sotto la pelle veloce come un brivido lo detestiamo (la maggioranza di noi)  per diverse ragioni, porta con se quel compito lasciato di corsa sulla scrivania il venerdì pomeriggio, quella commissione urgente, quel conto da pagare, quell'appuntamento che vorremmo evitare. facce che preferiremmo non vedere e parole che non vorremmo pronunciare. Di fatto, non possiamo sfuggirgli. 

Dio è stato ironico
per chi crede il Lui, ha voluto un pò giocare, mettendo questo giorno disumano subito dopo la sua festa. Vieni, pregami, chiedimi, alza gli occhi al cielo. Io ti ascolto anche quando non ti rispondo (i tuoi problemi cosa sono in confronto alle catastrofi del mondo??) e nella mia casa oppure nel giardino della tua, in questa domenica ti consiglio di godere degli istanti perché domani torna l'infame lunedì, che ho piazzato li per farti comprendere il valore del riposo, della condivisione, dei sorrisi. 

in fondo a detta di Maurice Barrès , il senso dell'ironia è una grande garanzia di libertà
Fettuccine (cibo e amore)
Ma si arriva a casa per fortuna anche oggi, trovando figli amorevoli che comprendono la fatica di questo giorno che è un inizio che pesa più di mille fini e con un pò di fettuccine (che hanno impastato proprio per te) , piatto della domenica, ti abbracciano.

L'amore 
quello vero, ha sapore, profumo. L'amore quello vero si tocca, si abbraccia si racconta e anche se Dio ha creato il lunedì noi possiamo sopravvivere a questo giorno, ognuno di noi in modo diverso. 
Un bacio, una parola che si pronuncia con dolcezza, uno sguardo che ti legge dentro.

L'amore non è tutto, ma ha qualcosa in più di tutto (Vannuccio Barbaro) 

 S.

domenica 9 settembre 2012

l'arte (ai tempi della sfiga)

Ambroce Pierce ha scritto : Sfortuna. il tipo di fortuna che non manca mai
Sono seriamente convinta che ci sono periodi in cui gli avvenimenti ci (mi) sono avversi , per chissà quale ragione ma di fatto è così. Certo, fa girare fortemente gli zebedei e a volte ci si abbandona allo sconforto, ma piangerci su serve davvero a poco. 
Pierce ha scritto una verità assoluta, credo. Allora è inutile gingillarsi o crogiolarsi in questa verità, bisogna in qualche modo reagire, anche buttandola in vacca. 

Come disse Woody Allen però, la vera felicità sta nelle piccole cose ...una piccola villa una piccola fortuna, un piccolo yacht,  (hehe) sono una donna umile, scherzi a parte, si dice che chi si accontenta gode ma bisogna pure partire da una base,, mi pare che partire da una buca non sia il massimo! 

Allora ieri, dopo aver lavato a mano lenzuola e varie, grazie al repentino abbandono della mia lavatrice, confortata dal dolore e dalla stanchezza, con i miei figli sono andata a nutrire la mia anima ed i miei occhi di arte. Immagini splendide, inaspettate, colori ed ombre e sensazioni piacevoli. 

L' Arte ai tempi della sfiga è pacificante
quando dentro monta lo sconforto e la disperazione riuscire a trovare la bellezza e goderne ancora è come riuscire ad innamorarsi dopo tante delusioni

Milan Kundera ha scritto, la memoria non fa un film, la memoria fotografa.
Io sono certa che ognuno di noi ha un arcobaleno di immagini splendide che attraversa la propria vita, fatto di persone ed emozioni, abbiamo tutti i nostri giorni grigi anche, a volte può sembrare di non farcela ( ora mi sembra di non farcela) ma in un modo o nell' altro catturiamo sempre il momento perfetto, quello in troviamo l'inizio dell'arcobaleno e comincio a salire e da li in avanti la memoria diviene racconto,  di quel genere con sottofondo musicale, come quei bei film che guardiamo la domenica pomeriggio quando fuori piove.
Perchè la luce è ovunque, anche quando abbiamo gli occhi chiusi. 
S. 

martedì 4 settembre 2012

a buon intenditore poche parole ...

... ma per chi non vuol capire non bastano tutte le parole del mondo.

Parlare
parliamo  molto, mediamente diciamo circa ventimila parole al giorno che  comprendono quelle dette al lavoro, al telefono, in casa e per strada. Parliamo per farci capire e lo facciamo per non sentirci soli, pronunciamo sequenze su sequenze di frasi (a volte sconnesse) , lo facciamo per attirare l'attenzione, per gridare la nostra rabbia il nostro amore la frustrazione la gioia, per non rimanere nell'angolo.

Ma quante volte sappiamo davvero mettere insieme le parole giuste?

Se ci(mi) sentiamo(sento) soli molto spesso invece di dire "sono solo! vieni a dissipare la mia solitudine" noi tacciamo, oppure diciamo "sto bene, sono tranquilla, mi godo la pace"  mentiamo con le parole, ne facciamo cattivo uso. 
Abbiamo così paura di venir fraintesi quando si arriva alle emozioni che le mascheriamo con ironia e sarcasmo, finta gioia. E' più facile ... perché amici miei, le bugie le raccontiamo anche a noi stessi. 

Cosa è facile? la solitudine? il silenzio? le corazze? 

Elias Canetti ha scritto : chi ha troppe parole non può che essere solo.
Allora perché non impariamo a PARLARE le giuste parole, a discorrere delle nostre emozioni, penso che ridurremmo la quantità di vocaboli pronunciati ma amplificheremmo il significato di quelli che restano, nel bene e nel male.

Il silenzio
Non è sempre un male, mordersi la lingua prima di dire qualcosa di sgradevole spesso ci salva da noi stessi. Il silenzio è introspettivo, forse per questo ci spaventa maggiormente.

Ho capito di me che quando sono estremamente sopraffatta da un'emozione, che sia buona o cattiva, io cambio le parole, cambio il tono e con essi cambia quello che sento nel profondo del cuore. Ci sono emozioni che mi tolgono il fiato e con esso la capacità di parlare eppure in quei momenti mi sembra di dire molto più di quello che faccio parlando. 

La solitudine 
E' ricca di parole perché teme se stessa, quando siamo appagati possiamo burlarci delle statistiche e lasciare le migliaia di parole a chi ha ancora paura. Quando siamo appagati parliamo senza aprire bocca.

Un saggio una volta mi ha raccontato che quando discuteva con la moglie lui tendeva ad abbassare sempre di più la voce , in questo modo lei rallentava e lo ascoltava, i toni divenivano pacati e così non hanno mai davvero litigato, è un'immagine che mi piace molto. (grazie C.Ruzzene) 

E se per Neruda la parola è un'ala del silenzio, per me la parola è il vestito di un'emozione e noi non sempre abbiamo bisogno di molti vestiti. 

S.


domenica 2 settembre 2012

Acqua (variazioni..)

L'acqua è l'elemento triste. Perché? perché l'acqua piange con tutto il mondo, e,  per quanto bambini, non possiamo fare a meno di sentircene commossi - Alphonse De Lamartine 

La pioggia 
E' tornata, fresca impetuosa e vitale. Il cielo si è vestito di nuvole morbide e cariche di sogni che si erano assopiti sotto il sole cocente di questa lunga estate.
io amo la pioggia, anche quando essa riporta a galla memorie che non pensavo di conservare, anche quando la solitudine si veste a festa per burlarsi di me. La pioggia purifica le emozioni lavando ogni orpello, rompendo gli argini per potersi mostrare lacrima.
Woody Allen ha detto : amo la pioggia, lava via le memorie dai marciapiedi

(La lavatrice
Quell'acqua meno romantica, della lavatrice che tira le cuoia, litri e litri che scorrono .. io ed il mocio, unici testimoni. Ha dodici anni la mia lavatrice, è stanca di lavar via giorni di vita la fatica ed il fango.)

Il caffè
ne bevo tazze grandi, confortanti e fumanti, che mi regalano minuti caldi come una coperta la mattina in inverno. Mi fa compagnia il caffè, il suo aroma deciso il suo nero profondo che si sposa alla perfezione con la solitudine di una domenica pomeriggio come questa.
anche io posso scrivere, come scrisse T.S.Eliot  "ho misurato la mia vita a cucchiaini di caffè" e non mentirei, ogni sensazione misurata per assaporarne fino all'ultima goccia, nulla di sprecato, nel bene e nel male. 

La trasparenza
Leggera e fluida e silenziosa come quella di un fiume di montagna, calda scrosciante e ristoratrice come quella di una doccia bollente, in penombra per non disturbare i pensieri e non dissolvere i sogni. 
Vita.

Il silenzio della domenica solitaria urla tutta la sua forza e tu non hai ascoltato, non hai sentito l'eco di questa lacrima che si è tuffata sperando di essere raccolta da un muto e leggero tocco di un bacio. Il cielo muta ancora le ombre si allungano e le pozzanghere rimandano immagini di nuvole come in specchi rotti. 

S.