martedì 3 luglio 2012

appunti di viaggio lo ZenZing(e antipatici vari)

Viaggiare partendo all'alba è bellissimo, le strade semideserte ed il silenzio, come se il mondo stesse svegliandosi per me, mi piace.
Mi metto in marcia con buone intenzioni sapendo che la strada è lunga e che mi faranno male le mani e le caviglie (dolori soliti da una vita ormai) . Sorrido.


Il viaggio comincia scorrevole e sornione, ho una buona compagnia, chiacchieriamo, ridiamo. Poi c'è la musica, sempre e comunque in sottofondo a riempire l'anima ed i pensieri. 


Sembra tutto perfetto, MA (ci sono sempre dei ma..) il traffico si intensifica, le persone si innervosiscono io mi distraggo e tampono ,da ferma quasi,(leggermente e con grazia) l'auto davanti a me! Ho scoperto così che le donne bergamasche che siedono sui sedili posteriori come servette sono acide, cattive oppure incattivite comunque sgradevoli. 
Ripartiamo, non sarà certo questo a rovinare il mio "ZenZing.


Come ogni volta gli ultimi cento kilometri sono i più duri, nelle gambe, nella testa. Viaggio ormai come un'anima persa nel deserto, in cerca della mia oasi.


Ma (un altro) incrociamo due tedeschi su di una piccola Matiz rossa che sembrano arrabbiati(con me), che sia il lutto per la sconfitta della loro nazionale o che sia il timore della giovinezza perduta io non lo so.


Ci siamo quasi, traforo del Gran Sasso, ansiogeni 10176 metri . Il caldo non perdona e si disinteressa della nostra discesa verso lo sconforto. 


Arrivo ... uno sguardo dei miei angeli, abbracci e baci, non sento più il dolore, la stanchezza il caldo. la bergamasca, i tedeschi, il traffico sembrano un ricordo sbiadito. Ora va tutto bene 


... Ma tra meno di quarantotto ore si riparte, scriverò nei miei appunti di evitare tedeschi e bergamaschi ed il traffico scorrerà, anche se ci sarà coda .
Inevitabile .


Casa. il viaggio ricomincia qui 
S. 



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